KAZIMIR MALEVICH E L'ARTE POPOLARE RUSSA
di Yevgenia Petrova

Sarafan (costume popolare femminile)
Rukava (parte superiore della camicia)

Seconda metà del XIX sec.

Croce fiancheggiante la strada
1762


Candelabro
1790


Scultura "Nil di Stolbensk"
Prima metà del XX sec.

Nell'arte russa della seconda metà del XIX - inizio del XX secolo, vi fu un periodo di interesse generale per il folklore, l'arte russa antica e popolare. Quest'attrattiva condusse a scoperte, al sorgere di collezioni, pubblicazioni e mostre che fecero conoscere al pubblico i diversi generi di creatività popolare, letti come opere d'arte.
L'accresciuto interesse per le radici popolari si fece attivamente sentire in questo periodo anche tra gli artisti dell'avanguardia russa. Sia per la loro creatività personale, sia per le sorti di questo movimento in generale, ebbe un particolare rilievo la "Mostra di icone originali e stampe popolari russe", organizzata nel 1913 da Michail Larionov e Natalia Goncharova. Oltre alle stampe popolari di vari paesi e popolazioni, vi furono esposti numerosi oggetti di produzione artigianale russa, molti dei quali si sono conservati fino ad oggi.
Artisti di diverse correnti e tendenze creative cercarono e trovarono nell'arte popolare vari punti di riferimento. Alcuni vi individuarono dei legami tematici, altri delle basi stilistiche, altri ancora dei principi creativi generali o delle tecniche formali che potessero arricchire le loro ricerche di nuove vie artistiche. Questo terzo indirizzo caratterizza tutti gli esponenti dell'avanguardia russa. Nella loro opera vi sono esempi di influssi dell'arte popolare sia diretti che indiretti; ciò testimonia come quest'arte fosse di volta in volta percepita in termini puramente emotivi oppure attraverso un impiego cosciente, razionale delle sue forme e delle sue immagini.
I contatti di Kazimir Malevich con l'arte popolare furono determinati dall'ambiente in cui visse, dalle impressioni dell'infanzia e dell'adolescenza, che lasciarono un'orma profonda nella sua vita creativa e nelle opere. Nei suoi scritti l'artista testimonia di aver intuito il valore della pittura russa di icone e, attraverso di essa, dell'arte contadina, la quale esercitò su di lui un significativo influsso.
Malevich impiegava l'esperienza dell'arte popolare con molta razionalità. Non si basava solo sui suoi principi generali, ma anche su modelli concreti e sulle tecniche utilizzate dagli artisti popolari. Gli piacevano moltissimo i costumi popolari. Nella sua opera, il loro influsso si esprime nella festosità e purezza della gamma cromatica, nella prevalenza, soprattutto nei quadri del ciclo contadino, degli accostamenti di rosso, bianco, verde e giallo, che sono colori tradizionali della Russia; nell'armonia interiore e nel ritmo del loro alternarsi; nella geometrizzazione delle forme, ispirate agli antichi motivi ornamentali di ricami e tessuti. Nelle opere di Malevich trovano una nuova interpretazione le croci intagliate in legno che sorgevano lungo le strade e sulle tombe, i giocattoli popolari, in particolare le bambole di pezza ucraine con delle croci al posto dei volti.
L'artista non vide mai, probabilmente, i pezzi d'arte popolare esposti in mostra. Essi tuttavia sono tipici della loro epoca e facevano parte della vita quotidiana del ceto popolare di ben precise località. Si tratta di oggetti caratteristici che esemplificano diversi generi di arte popolare: intaglio e pittura su legno, scultura lignea e giocattoli, tessitura a mano, ricamo e intreccio.
Eseguiti in diverse regioni della Russia, essi rispecchiano l'attività di grossi centri artigianali famosi in tutto il paese, come ad esempio l'antico centro del giocattolo in legno di Sergiev Posad, vicino a Mosca, ma anche il lavoro di molti piccoli centri di arte contadina, che avevano un rilievo soltanto locale.



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