|
1905 |
In primavera fa ritorno a Kursk. Cerca di iscriversi alla Scuola di pittura, scultura e
architettura di Mosca, senza riuscirvi, neppure nei due anni successivi. Espone sue opere a una mostra congiunta di
artisti di Mosca e di Kursk. Combatte sulle barricate durante la rivoluzione di dicembre. |
|
1906 |
Lavora presso lo studio di Fjodor Rerberg a Mosca (fino al 1910). |
|
1907 |
Partecipa alla XIV mostra della "Società degli artisti moscoviti". Conosce Michail Larionov (1881-1964). |
|
1908 |
Partecipa alla XV e XVI mostra della "Società degli artisti moscoviti". |
|
1909 |
Divorzia dalla moglie e sposa Sofia Michailovna Rafalovich (18??-1925), il cui padre possiede una casa a Nemchinovka, dove Malevich spesso andrà a lavorare. |
|
1910 |
Partecipa alla I mostra del "Fante di quadri". |
|
1911 |
Espone al Salon moscovita in febbraio. Partecipa alla III mostra dell'"Unione della gioventù" a Pietroburgo in aprile/maggio, assieme a Natalia Goncharova, Michail Larionov, Aleksej Morgunov e Vladimir Tatlin di Mosca. |
|
1912 |
Prende parte alle mostre dell'"Unione della gioventù" e di "Der blaue Reiter" a Monaco. Espone
più di venti opere neoprimivitiste alla mostra di "Coda d'asino", tenuta da Michail Larionov a Mosca. Incontra il
pittore e compositore Michail Matjushin (1861-1934). |
|
1913 |
Prende parte al Dibattito sulla Pittura Moderna a Pietroburgo e alla I^ Serata Russa degli
Oratoria a Mosca. Partecipa alla mostra del "Bersaglio". Cura una serie di pubblicazioni futuriste. Espone opere
neo-primitiviste chiamate "Realismo transrazionale" e "Realismo cubo-futurista" all'ultima mostra dell'"Unione
della gioventù". In dicembre l'opera Vittoria sul sole (musica di Michail Matjushin, libretto di Aleksej Kruchënykh,
prologo di Velimir Chlebnikov) è rappresentata due volte al teatro Luna Park di Pietroburgo. I disegni per la
scenografia e i costumi di Malevich saranno importanti nello sviluppo del Suprematismo. |
|
1914 |
Malevich e Morgunov inscenano un happening futurista sul Kuznetsky Most a Mosca, portando
cucchiai rossi di legno attaccati ai risvolti della giacca. Espone alla mostra del "Fante di quadri" e al Salon des
Indépendents. Allo scoppio della prima guerra mondiale, collabora con una casa editrice di stampe popolari
contemporanee, disegnando manifesti di propaganda antitedesca. Illustra i libri di Aleksej Kruchënykh e Velimir
Klebnikov. |
|
1915 |
Partecipa a "Tramvaj V: I mostra futurista" a Pietrogrado. Lavora ai primi dipinti suprematisti.
Scrive il manifesto Dal Cubismo al Suprematismo. Il nuovo realismo pittorico, pubblicato da Michail Matjushin.
Espone trenta opere a "0.10. Ultima mostra futurista" col titolo comune di "Dipinti suprematisti". |
|
1916 |
Alla "Pubblica e popolare conferenza scientifica dei Suprematisti", organizzata da Ivan Puni,
legge Cubismo-Futurismo-Suprematismo. Partecipa alla mostra "Magazin"; espone sessanta tele suprematiste alla mostra
del "Fante di quadri". Fonda la società "Supremus", con Olga Rozanova, Ljubov Popova, Aleksandra Ekster, Ivan Kljun
e Vera Pestel, e pubblica una rivista con la stesso nome. |
|
1917 |
In seguito alla rivoluzione bolscevica, Malevich è eletto direttore della sezione artistica del
Soviet moscovita dei lavoratori e dei soldati. È responsabile delle attività educative dell'istituendo Narkompros
(Commissariato del popolo per l'istruzione). In novembre diviene commissario per la protezione dei monumenti e delle
antichità. È relatore in un dibattito pubblico intitolato Pittura e letteratura pornografiche. |
|
1918 |
Pubblica articoli sulla rivista "Anarchia". Viene eletto membro del Dipartimento delle arti
figurative (izo) del Narkompros. Scrive una dichiarazione sui diritti degli artisti. Si trasferisce a Pietrogrado.
Disegna le scenografie e i costumi per la messinscena di Mistero buffo di Vladimir Majakovskij. Siede nella
commissione per l'organizzazione del Museo di cultura artistica. |
|
1919 |
Rientra a Mosca. Dirige la sezione suprematista agli Studi statali di arte libera. Espone opere
suprematiste alla X Esposizione statale di arte libera. Si trasferisce a Vitebsk in novembre per insegnare alla
Scuola d'arte diretta da Marc Chagall. Pubblica lo scritto teorico Sui nuovi sistemi nell'arte. Tiene la prima
mostra retrospettiva, a Mosca in dicembre, "Kazimir Malevich: il suo percorso dall'impressionismo al suprematismo". |
|
1920 |
A Vitebsk organizza il gruppo unovis (I sostenitori della nuova arte) con El Lissitzky, Lazar
Chidekel, Ilja Chashnik and Nina Kogan. Legge Sulla la nuova arte alla conferenza dell'unovis a Smolensk. Dirige i
lavori della sistemazione cittadina di Vitebsk per la celebrazione del terzo anniversario della Rivoluzione
d'ottobre. Il 20 aprile nasce la figlia Una. |
|
1921 |
Mostra di un giorno dell'unovis a Vitebsk. Espone alle mostre d'arte che accompagnano il terzo congresso del Comintern a Mosca. |
|
1922 |
Scrive Suprematismo: il mondo come non oggettività o eterno riposo e pubblica a Vitebsk
il trattato Dio non è stato detronizzato: arte, chiesa, industria. All'inizio di giugno si trasferisce a
Pietrogrado, con un gruppo di studenti e membri dell'unovis. Prende parte ai lavori per il Museo di cultura
artistica a Pietrogrado. Partecipa alla "Erste Russische Kunstausstellung in Berlin". |
|
1923 |
Seconda mostra personale a Mosca per festeggiare i venticinque anni di attività artistica.
Contribuisce all'entrata collettiva dell'unovis alla "Mostra degli artisti di ogni tendenza", a Pietrogrado.
Disegna nuove forme e motivi decorativi, basati sui principi suprematisti, per la Manifattura statale di porcellana
di Pietrogrado. |
|
1924 |
Diventa direttore dell'Istituto statale di cultura artistica di Leningrado e capo del suo dipartimento teorico. |
|
1925 |
Legge Sull'elemento aggiunto in arte all'Accademia statale di scienze artistiche. Partecipa alla
mostra "La pittura russa sovietica degli ultimi 15 anni". Lavora a modelli tridimensionali suprematisti chiamati
Architectones. Muore la seconda moglie, Sofia. |
|
1926 |
Espone gli Architectones alla mostra annuale dell'Istituto di cultura artistica. Il giornale
"Leningrad Pravda" pubblica Un monastero sostenuto dallo Stato, una recensione negativa di Ginger Sery
sull'esposizione e l'Istituto di cultura artistica viene chiuso. La miscellanea dell'Istituto, in corso di stampa e
comprendente Introduzione alla teoria dell'elemento aggiunto di Malevich, non viene pubblicata. L'Istituto di
cultura artistica viene smantellato in dicembre. |
|
1927 |
In marzo lascia la Russia per tenere una mostra personale a Varsavia e poi a Berlino, dove avrà
un proprio spazio espositivo alla Große Berliner Kunstausstellung (da maggio a settembre). Rientra in Russia il 5
giugno senza i suoi quadri, avendoli affidati, assieme alle tavole esplicative e alle note teoriche, all'architetto
tedesco Hugo Häring (parte della collezione prenderà, più tardi, la via dello Stedelijk Museum di Amsterdam). Il suo
libro Die gegenstandslose Welt viene pubblicato nella serie dei Bauhausbücher. Nikolai Punin lo ivita a esporre a
"Nuove tendenze nell'arte" al Museo Russo di Leningrado. Sposa la terza moglie, Natal'ja Andrejevna Manchenko
(1902-1990). |
|
1928 |
Lavora all'Istituto statale di storia dell'arte. Pubblica articoli in "Nuova generazione", un
mensile di Charkov. Ritorna alla pittura da cavalletto alla vigilia della sua stabilita esposizione personale alla
Galleria Tret'jakov di Mosca. Ridipinge i quadri del "primo ciclo contadino" (datandoli 1908-1912) e del periodo
impressionista (datandoli 1903-1906). Insegna all'Istituto d'arte di Kiev (fino al 1930). |
|
1929 |
Tiene una retrospettiva alla Galleria Tret'jakov. Espone opere in una mostra d'arte astratta e
surrealista, a Zurigo. Il suo dipartimento all'Istituto di storia dell'arte viene chiuso. |
|
1930 |
Una versione modificata dell'esposizione della Galleria Tret'jakov apre a Kiev. Partecipa alla
"Sowjetmalerei exhibition" a Berlino e alla "Russische Kunst von heute" a Vienna. È arrestato in autunno e
rilasciato ai primi di dicembre. |
|
1931 |
Esegue un dipinto per gli interni del Teatro Russo a Leningrado. |
|
1932 |
Gli viene assegnato un laboratorio per esperimenti artistici al Museo Russo di Leningrado. Le sue
opere sono incluse nella mostra "Arte dell'era dell'imperialismo" al Museo Rosso e a quella degli "Artisti sovietici
degli ultimi quindici anni". Partecipa a esposizioni di artisti russi negli Stati Uniti. Lavora a un dipinto,
Soc-City, che rimarrà incompiuto. Comincia a datare di suo pugno le opere, soprattutto i ritratti dipinti secondo la
maniera realista. |
|
1933 |
Si ammala gravemente. |
|
1934 |
Partecipa alla mostra "Donne nella costruzione socialista" a Leningrado. |
|
1935 |
Espone i suoi ritratti recenti alla "I mostra degli artisti di Leningrado": sarà l'ultima
occasione espositiva in Russia fino al 1962. Muore a Leningrado il 15 maggio: cremato, le sue ceneri sono sepolte a
Nemchinovka. La tomba era ornata da un cubo bianco e un quadrato nero, progettati e creati da Nikolaj Suetin, che
vennero distrutti durante la seconda guerra mondiale. Nel 1988, una targa ad memoriam con un cubo bianco e un
quadrato nero è stata messa nel supposto luogo della sepoltura. |
|
 |